“Sul podio ha curato una energica lettura il direttore musicale Dan Ettinger, che si è avvalso sul palco di una sorprendente per morbidezza di emissione, volume e diligenza scenica Vida Miknevičiūtė nel ruolo di Sieglinde.”

Corriere del mezzogiorno

“Sul podio dell’Orchestra della Fondazione e con pari ruolo stabile, dopo la prima, nitida direzione di Jeffrey Tate e la folgorante, successiva rilettura datane da Juraj Valčuha, per il secondo tassello e prima giornata della Tetralogia Der Ring des Nibelungen c’era stavolta il nuovo direttore musicale Dan Ettinger, propenso a restituirne un’ulteriore, diversa narrazione. Molto potente e di bella efficacia in apertura è la sua presa sullo sferzante Preludio all’Atto I (Vorspiel, stürmisch) per un vortice che, al contempo caccia, fuga e innanzitutto tempesta, viene spinto veloce e ben a fondo su violini e viole a corde doppie, tese e ronzanti, tra le folate agli archi gravi, i tuoni ai timpani, i lampi ai fiati. Un affresco rapinoso da cui invece scioglie, per gli atti a seguire, una visione più fluida e di superficie, come in distensione descrittiva più che in tensione drammatica, optando per una cifra non a marchio germanico quanto, piuttosto, per una cura elegante delle sonorità dal profumo vagamente francese, con tratti in tardo Ottocento pompier. In ogni caso, curando a dovere il sostegno alle voci e conferendo smalto ai tanti temi, sublimando le diverse dinamiche relazionali (il triangolo Siegmund-Sieglinde-Hunding, lo scontro psicoanalitico in Wotan con la moglie-coscienza Fricka e con la figlia-volontà Brünnhilde, l’incontro fra quest’ultima e Siegmund punteggiato da spunti quasi mendelssohniani). E, viceversa, poco montando la fin troppo celebre Cavalcata delle Walkirie, di battuta in battuta troppo identica a se stessa. La risposta, dal golfo mistico, è nel complesso apprezzabile e, in particolare, notevole negli archi tutti (splendido il solo di Pierluigi Sanarica al primo violoncello), nei clarinetti, nei corni e nei timpani.”

Connessi all’Opera

“…al Maestro israeliano, slancio e passione genuina che riesce a trasfondere immancabilmente in ogni nota che dirige, la grande espressività che mostra: ieri sera ho distintamente sentito la pioggia che cadeva nella tempesta iniziale, ho visto il fuoco accendersi alla fine, ho pianto per la passione d’amore dei gemelli walsidi, tutto questo dà ragione del perché Dan Ettinger… sia un grande musicista e un ottimo direttore.”

Fermata Spettacolo