“A stupire positivamente, soprattutto ripensando agli ultimi approcci recentemente proposti in ambito sinfonico a Napoli, è la linea seguita stasera da Dan Ettinger… Dan Ettinger calibra sapientemente i crescendo, i rapporti tra luci e ombre, tanto essenziali nella poetica bruckneriana. Evita di cadere nella trappola di deflagrazioni foniche dal vuoto trionfalismo; garantisce l’equilibrio tra la sezione degli ottoni – croce e delizia delle sinfonie di Bruckner – con quella degli archi e dei legni.”

L’Ape musicale